Prendere un periodo di vacanza per un IT può rivelarsi un incubo , che quasi supera il chill-out concessosi.
Al mio ritorno ecco quello che ho trovato.
Casa: Telefonia IP down da ormai una settimana , PC con una ram fottuta , aggiornamenti pendenti per 78 pacchetti , quasi tutti da riconfigurare e testare (uso Gentoo )
Ufficio: aggiornamento server windows2003 , alcuni share di samba andati , comprese le stampanti condivise , alcuni client che hanno perso le configurazioni , tastiere che non prendono più input , 2 server gentoo con quasi gli stessi pacchetti da aggiornare che a casa.
Inoltre , come se non bastasse , sul piano della messaggistica personale ecco il raccapricciante resoconto :
Email personale : 215 messaggi da leggere , 450 sms twitter , 2000 post da leggere su google reader , spam pendente sui blog .
Lavoro : 154 email da leggere e rispondere , casini operativi , finanziari , logistici etc etc.
La mia conclusione quindi è che un IT professionale , in quanto io non lo sono , non puo’ minimamente pensare di potersi concedere un periodo di vacanza , a meno che non si porti dietro un pc o passi almeno due ore al giorno in un internet point.