In USA il 18 febbraio 2009 verranno spenti i trasmettitori per la televisione analogica e si libererà una consistente porzione di spettro radio dai 698 agli 806 MHz .
Si è acceso quindi il dibattito su come usare queste frequenze , o meglio se assegnarle mediante licenza ad operatori di broadcasting o di telecomunicazioni o lasciarle “unlicensed” .
Google a questo proposito è scesa in campo con un’iniziativa chiamata free the airwaves per sensibilizzare la popolazione sull’opportunità di ottenere uno spettro privo di licenze , come il famoso Wifi 802.11 , da usare con apparecchi di wireless broadband. Si tratta infatti di una ampiezza di banda notevole ( 108 MHz contro i 70 MHz dell’802.11 ) , di frequenze che risentono meno dell’attenuazione e che permettono una portata maggiore a parità di potenza di emissione.
Il dibattito è incentrato sul falso interessamento a fini di sviluppo di Google a cui preme unicamente un allargamento della base di utilizzatori del web (più gente su internet più visibilità di advertisement targato big G ) e sulle interferenze che potrebbero generarsi sia da parte dei broadcaster su frequenze adiacenti , sia verso altri apparati wireless che già usano la banda UHF , come radiomicrofoni e video-sender per telecamere mobili.
La decisione è nelle mani della FCC , l’ente federale per le comunicazioni americano , che sta compiendo alcuni test sul campo e che si pronuncerà sul rilascio dello spettro radio questo autunno.
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Ah per l’italia non c’è da preoccuparsi , lo switch-over è previsto per il 2012 , slittabili , visto che mi risulta che la copertura del DTT al momento sia un po’ indietro.