Mi sono reso conto che con l’ultima release di Google Plus, non è più sufficiente un netbook con CPU atom o un computer con processore precedente al Core duo.
Ho fatto alcune prove con due computer, diciamo obsoleti: un AMD Sempron 2600 e appunto un Atom N270.
Sul PC con AMD, chromium è installato con tutte le estensioni disabilitate, mentre Atom ha solo 3 estensioni, consumatrici di ram, ma poco impattanti dal punto di vista della potenza computazionale.
Entrambi i computer, non appena ci si collega a http://plus.google.com, presentano una notevole difficoltà a processare la pagina, spingendo l’utilizzo della CPU al 100% e rendendo lo scrolling scattoso e quasi inutilizzabile. Monitorando infatti l’attività di scrolling, si scopre che l’utilizzo del processore da parte di chromium passa rapidamente da 0 a 100% ad ogni pressione del tasto “down” o allo scorrere verso il basso del mouse.
Insomma, se hai un computer datato, ti puoi scordare di usare google plus, per via del massiccio uso di javascript su tutta la pagina. Questo mi può anche stare bene, ma come la mettiamo con chromebook? Anche se i più possono esserselo dimenticato, chromebook è l’appendice fisica della visione cloud di Google. Un pezzo di hardware che prende vita solo se collegato alla nuvola di servizi Google.
Possiede un hardware molto simile ad Atom n270, teoricamente il doppio più potente, grazie ad una cache di secondo livello doppia e l’architettura dual core, ma da prove empiriche io non ho mai trovato una così grossa diferenza dagli Atom di prima generazione.
Ora, sarebbe bello sapere da chi possiede un chromebook, quanto ha impattato questa nuova interfaccia sull’esperienza d’uso, ma ho il timore che il mastodonte sia diventato troppo pesante anche per il fragile hardware dei netbook cloud della grande G.
Hai un Chromebook? Ti va di commentare e discutere? Puoi farlo qui nei commenti e su google plus, ovviamente 🙂